• La Maglia rosa

    by  • 2 Giugno 2009 • Moda, Sport, Storia della t-shirt • 6 Comments

    Capo storico, emblema di uno sport tra i più popolari e vicini alla gente, la Maglia rosa al suo 78° compleanno taglia un suo personale traguardo, entrando nel mondo dell’Alta moda grazie al nuovo modello disegnato da Dolce e Gabbana.


    Due giorni fa si è concluso a Roma il Giro d’Italia del centenario, con la vittoria di Denis Menchov, che ha avuto così il privilegio di indossare la prima Maglia rosa griffata della storia del ciclismo italiano.
    Nata nel 1931, la Maglia rosa aveva il compito di indicare i corridori che si trovavano alla testa della classifica, mancando in quegli anni, sìmboli o scritte che li differenziassero.
    Il “rosa” non fu un caso, era infatti il colore della carta della Gazzetta dello Sport, il giornale sportivo da sempre organizzatore del Giro.

    Nel 1909, ma anche nel 1931, l’abbigliamento dei ciclisti, così come per altri atleti, era decisamente meno tecnico rispetto ad oggi. Non esisteva ancora uno studio che portasse a fare dell’abbigliamento sportivo un possibile alleato dell’atleta nella propria disciplina.
    Negli ultimi anni non è stato più così e la scoperta di nuovi materiali ha permesso di creare modelli sempre più adatti alle specifiche esigenze.
    Per questo motivo, avendo dovuto rispettare precise regole di aerodinamica, l’intervento dei due stilisti si è in realtà limitato all’inserimento del loro nome sul colletto e di una piccola fascia tricolore sui fianchi e sul bordo del colletto
    Una scelta, quella di affidare a D&G il nuovo modello, che da alla Maglia rosa un forte valore di “prodotto” che si aggiunge a quello storico e sportivo che porta con sé dal momento della sua nascita.

     

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