• Grandi messaggi su grandi magliette

    by  • 18 Marzo 2016 • Il tatuaggio di stoffa, Moda, Provocazione e Protesta, Solidarietà e sensibilizzazione, Storia della t-shirt, Vintage e storiche • 5 Comments

    È stata la voce delle protesta in quei lontani anni Ottanta della moda e del benessere patinato. Da allora ad oggi non si è più fermata e le sue t-shirt giganti continuano ad urlare messaggi di denuncia con brevi scritte altrettanto giganti. E proprio da allora, grazie a Katharine Hamnett, il mondo della t-shirt non è stato più lo stesso.

    In alto: Katharine Hamnett, London, 2015. Foto: Chris Floyd. Fonte: www.chrisfloyd.com
     

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    Nel 1983 la stilista Katharine Hamnett iniziò a stampare messaggi con lettere giganti sulle sue magliette. L’impatto di queste grandi scritte fu subito forte e da quel momento non smise più. Nel 1984 ne ha indossata una con la scritta “58% don’t want Pershing” durante un incontro con il primo ministro inglese Margareth Thatcher, con cui sottolineava il disaccordo tra la maggioranza degli inglesi e lo stesso primo ministro sulla decisione di ospitare i missili americani sul territorio inglese.


    In alto: L’incontro tra Katherine Hamnett e Margareth Thatcher. 1984. Foto: PA Archive/Press Association Images/Landov. Fonte: nymag.com
    In alto: Dave Steward ed Annie Lennox. 1985. Fonte: Getty Images

    In trent’anni il suo stile ha supportato campagne di sensibilizzazione, e coinvolto generazioni di persone, creando un linguaggio efficace e riconoscibile anche in altre iniziative recenti come nella campagna No More Page Three promossa nel 2012 da Lucy-Anne Holmes e sulle t-shirt Fear Builds Walls nel concerto 12.12.12 organizzato in favore delle vittime dell’uragano Sandy.

    Clicca qui per conoscere tutti gli altri pannelli.

    Fonti: blog.katharinehamnett.com


    In alto: Fonte: blog.katharinehamnett.com
    In alto: La modella Kesh. Foto: Alex Sturrock. Fonte: blog.katharinehamnett.com
    In alto: MODA periodic, 1984. Foto: Oliviero Toscani. Fonte: blog.katharinehamnett.com
    In alto: Yasmine Le Bon Protest and Survive. Fashion Aid, 1985. Fonte: blog.katharinehamnett.com
    In alto: Campagna pubblicitaria. 1984. Foto: Peter Lindbergh. Fonte: blog.katharinehamnett.com

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