Magliette e umani si incontrano al Miteeca Festival 2015. Ecco perché!
by Claudio Spuri • 13 Agosto 2015 • Eventi e progetti, Il tatuaggio di stoffa, Marchi e Produzione • 1 Comment
Ci siamo! Domenica 25 ottobre 2015 sarà la giornata dedicata alla t-shirt. Non prendete impegni, siete tutti invitati a Roma presso i locali del Lanificio per la prima edizione di Miteeca T-shirts meet Humans, il festival per veri appassionati e curiosi a forma di T.
Non sarà un mercatino. Questo ci siamo subito detti io e Viviana, (ma con noi in quel momento c’erano anche Marco, Elena e Valerio) quando abbiamo deciso di iniziare questa avventura. Non che avessimo qualcosa contro i mercatini, semplicemente avevamo in mente qualcosa di diverso, di più strutturato e che rispecchiasse il più possibile la nostra idea dell’universo t-shirt.
Poi, un giorno l’avventura è iniziata davvero, l’abbiamo chiamata Miteeca e oggi insieme al Lanificio, locale e spazio artistico di Roma, la stiamo trasformando in un bellissimo festival, un’intera giornata dedicata alla t-shirt con marchi indipendenti da tutta Italia, workshop e dimostrazioni di stampa, street art, musica e molto altro.
Il senso di questa avventura è tutto lì, nella gif animata che trovate in fondo al post. Partire dall’unità per raccontare un insieme, ovvero dare visibilità alle singole attività per far conoscere, nel suo complesso, un fenomeno ancora oggi poco riconoscibile.
Sì, perché le magliette non sono solo i capi che si comprano nei negozi, nelle bancarelle o sul web, ma anche e soprattutto il lavoro e il know-how che servono alla loro produzione e alla loro diffusione.
Ecco in breve cosa intendo. Già da prima che si chiamasse T-shirt, quando veniva utilizzata come indumento intimo, militare o sportivo, la maglietta soddisfaceva precise esigenze funzionali che l’hanno portata in pochi decenni a diventare un capo ordinario.
Con il passare degli anni queste esigenze sono aumentate e, grazie alle nuove tecnologie, ampiamente soddisfatte, trasformando la t-shirt non solo in un indumento più comodo ed economico ma anche fortemente comunicativo e indentitario.
Per come le conosciamo oggi, la maglietta è un indumento “di senso”, capace di indossare e di raccontare chi lo indossa; un oggetto di design con cui sperimentare forme e materiali; un supporto mediatico con cui esprimersi e comunicare e quindi, per tutte queste cose, un contenuto e, allo stesso tempo, un contenitore di valore.
Per come le conosciamo oggi, la maglietta può essere lavorata a mano o in produzione industriale, può essere usata per dormire o indossata su una passerella dell’alta moda, può essere strumento di solidarietà oppure motivo di inquinamento ambientale.
Dunque i fattori da considerare sono numerosi: il pubblico di riferimento, il tessuto, il modello, la stampa, il disegno, il confezionamento, la distribuzione e tutto quello che ruota attorno ad essi in termini di qualità, sostenibilità, costi e resa finali.
Per ognuna di queste voci ci sono attività e competenze specifiche ai quali sarti, stampatori, disegnatori, produttori ed altre figure professionali devono pensare. Parlare di queste cose e mostrare, ad esempio, differenti tecniche di stampa o esperienze professionali, oltre che semplicemente vendere, significa far conoscere il lavoro che c’è dietro e valorizzare il prodotto finale.
Questo è il nostro punto di partenza, a tutto il resto penserete voi, appassionati e curiosi, che ci verrete a trovare!
Per informazioni e aggiornamenti:
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