• “Paper Dress” from Sixties

    by  • 5 Settembre 2012 • Moda, Politica e Propaganda, Società e costume, Vintage e storiche • 0 Comments

    C’era una volta, nella seconda metà degli anni sessanta, in cui giravano strani vestiti di carta, i cosiddetti Paper Dress. Realizzati inizialmente come strumento di marketing, divennero in breve tempo il principale oggetto del desiderio.

    In alto: Foto di Panos Davios ©ATOPOS collection, Athens
    In alto: Andy Warhol’s Souper Dress via The Metropolitan Museum of Art
    In alto: Foto di Betty Fleck, Studio Publikation, Zürcher Hochschule der Künste © ZHdK
    In alto: Baby Ruth and Butterfinger dresses, by MARS Manufacturing Company. © ATOPOS collection

    Furono la Scott Paper Company per prima nel 1966 e poi anche la Mars Manufacturing Company, a metterli in produzione e a venderli, creando senza volerlo una moda colorata e originale quanto effimera. Durò infatti poco tempo e nel giro di pochi anni perse il suo fascino di prodotto economico, divertente e non convenzionale.
    Ne parlo in questo blog perché nonostante non si possano considerare magliette, questi “vestiti corti” le ricordano molto. Nel modo di indossarli e di toglierli, per la forma a “T” di alcuni modelli, per la possibilità di ospitare grandi stampe colorate ma soprattutto per il loro potenziale emotivo e di veicolo promozionale.
    Se non ci credete guardate i primi venti secondi del video e le immagini di alcuni modelli dedicati a personaggi noti come Warhol, Nixon, Romney e Dylan. Senza dubbio un esempio interessante di dialogo tra essere umano, comunicazione e abbigliamento.

    Altre info qui, qui, qui e qui.
     

    Pathe Music: Summer in the City – The Lovin’ Spoonful from British Pathé on Vimeo.

     

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