T-shirt al Festival di Sanremo: una presenza alternativa
by Claudio Spuri • 23 Marzo 2015 • Cultura e spettacolo, Pensieri e parole • 1 Comment
Sul palco dell’Ariston anche le magliette fanno la loro parte regalando interessanti momenti di espressività alternativa. Così, a fianco del tradizionale abbigliamento formale ed elegante, le t-shirt confermano la loro ecletticità, raffinata, personale e ancora una volta antagonista.

In alto: © Lapresse (Fonte)
Se vi sembra strano parlare di t-shirt al Festival di Sanremo forse è perché ancora non conoscete abbastanza la loro forza e la loro infinita poliedricità. Dunque procediamo!
Ormai a qualche mese di distanza dall’edizione 2015 del Festival della canzone italiana è doveroso ricordare e testimoniare la presenza coraggiosa di alcune magliette sul palco del teatro Ariston, durante tutte e quattro le serate della manifestazione.
Iniziamo con due modelli di origine calcistica, arrivati da fuori e in forma di regalo: il primo, grazie all’allenatore della Nazionale italiana Antonio Conte, che consegna a Carlo Conti e alle tre vallette quattro maglie personalizzate con i loro nomi e il numero 65 dedicato all’attuale edizione del Festival; il secondo, invece, è una maglia della Sampdoria, donata direttamente dal suo presidente Massimo Ferrero e personalizzata con la scritta Conti = TV.

Interessante poi, la scelta di Mauro Coruzzi che, fuori dal suo personaggio Platinette, cita sé stesso indossando una t-shirt proprio con il ritratto di Platinette. Una curiosa sovrapposizione di identità e di volti, come a dire che al Festival, alla fine, c’erano davvero tutti e due.

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Altra storia per il musicista Giovanni Allevi che, coerentemente al suo carattere informale e romantico, decide di accompagnare la sua interpretazione del brano Loving you con una t-shirt nera piena di piccoli cuori rossi. Come dargli torto, in fondo si sa: amore chiama cuore e viceversa.

In alto: © Ansa (Fonte)
Indimenticabili, infine, le magliette indossate dai KuTso, la band in gara nella sezione delle nuove proposte. Il bassista Luca Amendola e il cantante Matteo Gabbianelli indossano una t-shirt diversa per ogni esibizione e legano indissolubilmente l’immagine della band a quella delle loro divertenti e ironiche magliette. Un linguaggio beffardo, energico e confidenziale sul corpo come e soprattutto sul palcoscenico.

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