Le magliette sui muri del cinema
by Claudio Spuri • 27 Novembre 2012 • Cultura e spettacolo, Società e costume • 0 Comments
Incuriosito dalle belle composizioni di Christophe Courtois, ho pensato di realizzarne una dedicata alle t-shirt, dove il filo conduttore fosse la presenza di una o più magliette anziché una specifica ambientazione. Questo è il risultato.
La forza dei montaggi di poster cinematografici di Christophe Courtois è soprattutto nella ripetitività delle forme e dei colori presenti al loro interno. Piacciono e incuriosiscono perché mettono in relazione due elementi in realtà contrapposti e cioè la diversità dei film con la somiglianza delle immagini e delle soluzioni grafiche.
Al contrario, il mio “collage” di tante piccole magliette non funziona così, non ha la stessa forza visiva, e ciò è dovuto al fatto che la maglietta, in quanto indumento, si adatta quasi sempre alla scena senza determinarla in modo evidente, rischiando anche di passare in secondo piano.
Nonostante questo, il risultato finale è comunque interessante perché la composizione grafica diventa quasi una tag cloud fotografica, legata più al significato che all’aspetto, e che ci dice molto sul ruolo delle t-shirt nella vita di tutti i giorni.
Così scopriamo per esempio che magliette e canottiere molto aderenti ben rappresentano forza, coraggio e, allo stesso tempo, femminilità e per questo sono molto usate nei film rivolti ai giovani e in quelli di avventura; che quelle sporche o trasandate di solito sono dedicate a film drammatici, di denuncia e di emarginazione sociale; e che infine, nelle commedie sentimentali e per ragazzi, troviamo quasi sempre magliette nuove, pulite e della taglia perfetta. Perfetta coma la vita nelle commedie!
In alto: Magliette e canottiere molto aderenti (Clicca per ingrandire)
In alto: Magliette e canottiere sporche o trasandate (Clicca per ingrandire)
In alto: Magliette nuove, pulite e della taglia perfetta (Clicca per ingrandire)