• RanXerox il “coatto sintetico” che somiglia a Marlon Brando

    by  • 23 Agosto 2013 • Arte, Cultura e spettacolo, Società e costume, Storia della t-shirt, Vintage e storiche • 2 Comments

    Leggo questo articolo di XL e ritrovo nomi e storie incontrati nel corso degli anni e forse messi un po’ troppo da parte: Tanino Liberatore e Stefano Tamburini prima di tutto e poi Andrea Pazienza, Massimo Mattioli, Filippo Scozzari e ovviamente il direttore Vincenzo Sparagna. Insieme a loro, le riviste Cannibale e Frigidaire, la fine degli anni Settanta e la cultura della controcultura dell’Underground italiano.


    In alto: Tavola di Tanino Liberatore (Fonte),
    Marlon Brando e Mary Murphy in una scena de “Il Selvaggio”

    In alto: Tavola di Tanino Liberatore (Fonte),
    Marlon Brando in una scena de “Un tram che si chiama desiderio” (Fonte)

    Ranxerox, il figlio di una fotocopiatrice, è un personaggio geniale e mitico, testimone di quel rapporto romantico tra macchina ed essere umano che si ritroverà più avanti anche in film come Blade Runner e Matrix.
    La violenza, il sesso e la droga diventano parti integranti di una società buia, anaffettiva e decadente; l’amore per Lubna è solo la conseguenza di un errore tecnico, come a dire che la “normalità” è, in realtà, freddezza lontana dal calore umano.
    Intensità e sofferenza, interiori forse, raccontate da Stefano Tamburini e poi rese accessibili all’esterno, a tutti, dalla capacità espressiva di Tanino Liberatore.
    Oggi rileggo queste storie con minore immedesimazione e l’elemento nuovo che mi colpisce davvero sono le magliette indossate da Ranxerox, aderenti, a maniche corte o a canotta e con i bordi neri del collo e delle maniche. Le immagini sono troppo forti e così il pensiero corre ancora più lontano, agli anni Cinquanta, e in particolare al 1951 e al 1953, ai personaggi interpretati da Marlon Brando, nei film Un tram che si chiama Desiderio e Il selvaggio, anch’esso forte, innamorato e inseparabile dalle sue t-shirt.
    Anche Ranxerox indossa soltanto magliette e forse non potrebbe fare altrimenti, un antieroe come lui, cattivo e allo stesso tempo tormentato, il nuovo modello possibilmente “da evitare” per le generazioni a venire.


    In alto: “Ranxerox Frigidaire”, 1983 (Fonte)

    In alto: Pagina interna, 1981 (Fonte)

    Fonti:
    Ranxerox. Quando l’Italia guidò l’avanguardia del fumetto mondiale, di Valerio Mattioli su XL
    Ranx su Sugarpulp.it
    Tanino Liberatore, sito ufficiale
    Repubblica di Frigolandia, sito ufficiale

     

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