Magliette e bufale finalmente si incontrano
by Claudio Spuri • 1 Novembre 2016 • Politica e Propaganda, Provocazione e Protesta, Società e costume • 2 Comments
Intervistai Ermes Maiolica qualche tempo fa come autore “molto” indipendente di t-shirt. Soltanto una domanda dedicata alla sua passione per gli scherzi online anche se già al tempo, poco meno di due anni fa, cominciava a godere di una certa popolarità.
Oggi finalmente le due strade si incontrano, grazie al fake del finto Umberto Eco che indossa la maglietta “Basta un sì”.
In alto: Ginetto Mori “nei panni” di Umberto Eco.
“Basta un sì” anzi si potrebbe dire che basta una t-shirt, indossata da un finto personaggio noto e da poco scomparso, per alimentare nuove polemiche sul prossimo referendum costituzionale nonché per documentare l’ennesima ricerca sociologica sulla presunta ignoranza dei tanti commentatori che popolano il web, i cosiddetti webeti.
Ma nella realtà dei fatti, non bastano né un semplice sì né una semplice maglietta, quando il vero motore è il genio che ha pensato e progettato l’intera operazione.
Lui, Ermes, in effetti non solo aveva usato la sua lunga esperienza in fatto di troll e fake scrivendo l’articolo Umberto Eco: “Chi voterà NO è un imbecille e i grillini sono una legione d’imbecilli” pubblicato il 29 ottobre sul sito Tg24 Live, ma aveva anche dichiarato sin da subito di voler fare un “esperimento sociale divertente” invitando i suoi amici di Facebook a provocare i “grillini” e a condividerlo in gruppi e siti specifici.
A mio parere l’articolo è un capolavoro di scrittura e di comunicazione: testi beffardi e palesemente artefatti, manipolazione della foto originale per togliere il sindaco di Milano Giuseppe Sala e lasciare all’ignaro militante del PD Ginetto Mori (qui intervistato sull’accaduto) il compito di rappresentare l’ormai defunto Umberto Eco che prende posizione a favore della riforma costituzionale e contro i sostenitori del movimento di Beppe Grillo.
In alto: la foto originale che ritrae Giuseppe Sala e Ginetto Mori. (Fonte: milano.repubblica.it)
E in effetti, nonostante questo, molte anzi moltissime persone ci sono cascate e i commenti lasciati alla fine dell’articolo parlano chiaro.
Ermes e lo spirito creativo del migliore “punk”, dunque, hanno colpito ancora e quando gli ho scritto che secondo me era un genio, lui mi ha risposto sorridendo: «ho imparato a trollare facendo magliette».
Così ho pensato, ancora una volta. che le cose migliori non escono mai per caso.
Per approfondire:
- Umberto Eco: “Chi voterà NO è un imbecille e i grillini sono una legione d’imbecilli”, di Ermes Maiolica su tg24.live
- BUFALA Umberto Eco: “Chi voterà NO è un imbecille e i grillini sono una legione d’imbecilli”, di David Tyto Puente su davidpuente.it
- Ginetto, il falso Umberto Eco: “Una bufala costruita bene”, di Alberto Marzocchi su video.repubblica.it
- Punk per forza, Fake per gioco, Ermex per passione: 7 domande a Ermes Maiolica su iltatuaggiodistoffa.net
Ne hanno parlato anche:
- La bufala del finto Umberto Eco: “Chi vota no è un imbecille”. E i commentatori: “Non comprerò mai più un tuo libro” su ilfattoquotidiano.it
- “Chi vota no al referendum è un imbecille”, il finto Umberto Eco che viene preso sul serio, di Simone Vazzana su lastampa.it
- «Chi vota no è un imbecille». La beffa social del finto Umberto Eco, di Annalisa Grandi su corriere.it
- “Chi vota No è un imbecille”: il finto Umberto Eco fa insorgere gli “webeti” su ilfoglio.it
- La vittoria postuma di Umberto Eco, ricoperto d’insulti per un fake, di Michele Smargiassi su bologna.repubblica.it
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